mercoledì 14 novembre 2012

Luther Blissett - "Bloody Sound" (2011)



Sicuramente si può parlare di disco della svolta per questo secondo lavoro dei bolognesi Luther Blissett e tutto è chiaro fin dal titolo dell'album. “Bloody Sound”: un suono maledetto, sanguigno e sanguinolento, malato, schizofrenico. Dal momento in cui schiacciamo il play ci ritroviamo colpiti e spazzati via da questo turbolento flusso musicale dove molti dei generi estremi vanno a confluire.
La differenza con il disco precedente è netta: mentre nel primo lavoro l'atmosfera era molto più jazzy, in questa nuova opera aumentano sicuramente le influenze di estrazione metal e hardcore. Ovviamente, resta invariata la matrice sperimentale e avanguardistica della band, però laddove in precedenza aveva dato l'idea di ricercatezza, quasi sofisticatezza, adesso il gruppo ha tirato fuori un'anima e un'attitudine quasi hardcore: tutto è sporco, diretto, senza fronzoli e brutale! Ritroviamo gli elementi tipici del jazzcore, del mathcore e del noisecore, ma non stiamo ascoltando nulla di questo: la musica dei Luther Blissett non è facilmente catalogabile. E' un rovente fiume infernale, magma ribollente ed esplosivo, delirio marcio e sporco, dissonante e atipico: Sangue & Merda che si prendono a braccetto con l'intento di invadere l'olimpo della musica, e stordirlo, squarciarlo a forza con attacchi destabilizzanti e terroristici di estremismo acustico.
Affiorano durante l'ascolto elementi ritmici quasi funkeggianti, momenti che più che al free jazz si richiamano all' improvvisazione radicale di scuola europea: tempi sempre dispari e spezzati, un drumming molto fantasioso che trasmette subito l'idea di questo flusso musicale inarrestabile e costantemente cangiante; un basso così distorto, iperfuzzato che sembra saturare e lacerare l'aria ad ogni nota; il sax che traccia parabole, iperboli e fughe per poi schiantarsi al suolo ed emettere i barriti di un animale feroce e ferito; una chitarra sporchissima, quasi post-sludge, che riesce al contempo ad essere memore dei suoni di Derek Bailey e di Buzz Osborne...
L' Ep si snoda attraverso 8 tracce (più 1 ghost tack ripresa dal vivo), mai simili, mai ripetitive: 30 minuti di musica bella storta, aggressiva, ricercata e destabilizzante.
Come Escher nei suoi quadri, anche i Luther Blissett sono maestri nel costruire strutture impossibili, palazzi che sfidano le leggi sia logiche che fisiche, edifici che dovrebbero crollare o implodere e che, invece, restano miracolosamente in piedi, non in bilico, non in precario equilibrio, ma ben piantati, solidi, imponenti. Gran bel lavoro: a quando il prossimo capitolo?


Tracklist:
1. Intro
2. Black Train Raising
3. Sonic Broom
4. We Are A Powerful Supply For Noise, Progress And Destruction
5. Fat Elephants Coming
6. Grind And Freak
7. Mekkanimal II
8. Staggering
9. The Lamp Song (Final Video Statement)

Potete ascoltare il disco (anche quello precedente) sul loro bandcamp:
http://lutherblissett.bandcamp.com/

Seguiteli sul loro facebook:
http://www.facebook.com/pages/Luther-Blissett/180895948598326?sk=wall



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