giovedì 10 gennaio 2013

Poil - Dins O Cuol (2011)

E' sempre un grande piacere ascoltare lavori di un certo spessore, dove la creatività e la bravura dei musicisti emergono sin dalle prime note che ascolti: ed è questo il caso dei Poil.
Si tratta di un trio francese, proveniente esattamente da Lione.
Quello che si respira fra i solchi di questo album è pura follia, sperimentazione, estrema perizia tecnica.
Un disco, musicalmente, quasi anacronistico: sembra di aver fatto un tuffo nel passato ed essere tornati agli anni '70.
Ascolterete deliri sonori di chiaro stampo zappiano: cabaret, goliardia, art-rock, progressive, demenza visionaria e sonora senza limiti!
Agli appassionati del progressive d'avanguardia riporteranno alla mente gruppi come Aksak Maboul, Etron Fou Leloublan, Art Bears, Henry Cow con qualche lontana eco dei Cassiber.
Ai più giovani ricorderanno i lavori più strampalati e circensi dei Mr. Bungle.
Ci troverete fusi ed incastonati elementi funky, punk, a volte math, altre del rumorismo d'avanguardia, altre ancora dal sapore etnico o persino classico.
Antoine Arnera (tastiere e voce), Boris Cassonne (basso e voce) e Guilhem Meier (batteria e voce), sono qui al loro secondo album, un lavoro scritto, strutturato e suonato in maniera superba: 4 tracce per poco più di 34 minuti di musica che vi ipnotizzerà, trascinandovi un un viaggio delirante e onirico, senza mai stancarvi o lasciarvi neppure per un attimo la sensazione di prevedibilità (esilarante la ghost-track tutta rutti e rumorismo dadaista!).
Consigliato a tutti gli affamati di musica, indistintamente.
L'album “Dins O Cuol” (sia il titolo che la copertina sono sarcasticamente allusivi!) lo potete scaricare (facendo un'offerta di vostro piacimento), oppure acquistare in vinile direttamente dal loro bandcamp.
A fine Aprile saranno anche in Italia in tour, quindi se ne avete la possibilità andateli a vedere e non ve ne pentirete!


Tracklist:
1.Tronche à Cul
2. Trouille Cosmique
3. Dins O Cuol
4. Vilain Mandarin (+ Bonus Ghost Track)

Ascoltate, comprate e scaricate il disco dal loro bandcamp:http://poil.bandcamp.com/
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lunedì 24 dicembre 2012

Tsubo - "Con Cognizione Di Causa" (2012)


Per chi scrive il grindcore è da sempre stato visto come l'ultima frontiera. L'estremo e definitivo territorio che rimane inviolato dai desideri delle masse e dalle richieste del mercato. Terreno vergine. Quando il punk diventa moda, nasce l'hardcore. Quando l'hardcore esaurisce le sue scintille vitali, esplode il grindcore. Intoccabile, inamovibile, estremo fino al parossismo: il grind resta se stesso, perchè nasce già per non essere accessibile. E' una rivoluzione, l'urlo definitivo. Il Dadaismo iconoclasta e urticante come mai lo è stato.
Terra di nessuno, dove anarchia, violenza, urgenza comunicativa, estremismo sfrenato e compulsivo si mischiano con una selvaggia e indomita creatività compositiva che non accetta regole, se non quella di restare sempre libera dagli schemi e dalle mode.
Mi sono sempre immaginato il grindcore con le sembianze di un Cerbero assetato di sangue: un mostro a 3 teste, ognuna delle quali rappresenta una delle sue principali componenti stilistiche. La prima testa è quella in cui è preponderante l'eredità dell'hardcore e dalla quale nascono gruppi come i Napalm Death, gli Extreme Noise Terror, gli Assfuck, i Nasum, gli Agathocle o i nostri Cripple Bastards: estremismo sonoro che convive con un messaggio socio-politico altrettanto estremo e violento, spesso di matrice anarchica e rivoluzionaria che invita al prendere coscienza della realtà in cui si vive e al ribellarsi.
La seconda testa è la risultante delle influenze del death metal: espressione di gruppi che hanno avuto per capostipiti i Carcass. Qua i testi trattano in maniera spicciola, ma soprattutto demenziale, di materie che possiamo definire “organiche”: decomposizione, morte, uccisioni, violenza, brutalità con incursioni anche nella pornografia (anche necrofilia...): di nuovo musica brutale che si concilia con testi eccessivi e morbosi, argomenti scomodi e tabù, al semplice scopo di creare uno shock in chi ascolta.
La terza testa è quella che invece accetta contaminazioni musicali da mondi apparentemente più distanti come quello jazzistico o dell'improvvisazione radicale per generare gruppi come i seminali Cephalic Carnage o i Naked City: ancora violenza sonora, ma stavolta mischiata a schizofrenia stilistica, imprevedibilità compositiva, ibridazioni di generi che portano alla nascita di strane e inclassificabili creature.
Tutto questo preambolo per dirvi (se non l'avevate ancora capito...) che, per il sottoscritto, il grind è un genere definitivo e che gli italiani Tsubo sono stati una bellissima sorpresa e scoperta e mai li ringrazierò abbastanza per avermi contattato!
Gli Tsubo, sono una di quelle band che nascono dalla prima delle cerberiane teste: il loro è un grido, un impellente bisogno di lanciare un messaggio rabbioso, di rivoluzione, di risveglio socio-politico.
Appena sentito, il loro nome, mi ha subito riportato alla mente la storia di Ken il Guerriero: un uomo che, in un mondo post-apocalittico, lottava per il bene e tramite il tocco dei punti di pressione (appunto gli tsubo) faceva esplodere i corpi dei tiranni e dei soggetti malvagi. Allo stesso modo, gli Tsubo, sanno di vivere in un mondo costantemente sull'orlo del precipizio, quasi pre-apocalittico, scagliano la loro rabbia e le loro invettive contro i mali della società e ascoltarli vi farà esplodere il cervello e i padiglioni auricolari!
Nati nel 2003 in provincia di Roma, dopo anni di gavetta, concerti e split con chiunque popoli il pantheon del genere in questione, rilasciano “Anus Mundi” nel 2008 e questo “Con Cognizione Di Causa” un paio di mesi fa.
I nostri sono un quartetto che ci propone un adrenalinico e violento Grind/Death che ricorda parecchio l'irruenza dei Nasum e la complessità stilistica dei Pig Destroyer (vedere, per esempio, l'ultimo pezzo “Colto Da Disperazione” che diventa quasi un doom o altri brani che richiamano le peripezie strumentali del technical-brutal death metal...): i riff (chitarre di Fasano e Giorgioni) si susseguono spietati e massicci, incastrandosi perfettamente con la sezione ritmica (ThrasherDemo alla batteria e Manuel al basso) che si produce in evoluzioni che passano dai classici blast-beats a mid-tempo e tempi scomposti, mentre la voce (ancora Giorgioni) ci regala una performance abbastanza originale per il genere, in quanto, piuttosto che prodursi sempre nel classico growl di genere, alterna il registro inserendo degli scream. Vincente anche la scelta dei testi in italiano che non risultano neanche impossibili da seguire.
L'album è composto da 20 pezzi (ci sono 2 cover di 2 gruppi che sono fra i loro numi tutelari: una dei Terrorizer e una degli Assfuck) per una durata totale di poco più di 35 minuti che volano via come una raffica di proiettili impazziti sputati fuori da una mitragliatrice.
Un disco violentissimo, ben congegnato e strutturato, registrato perfettamente e masterizzato (da Scott Hull dei Pig Destroyer) in maniera impeccabile: lo vado subito ad aggiungere alla lista dei migliori dischi del 2012!
IN GRIND WE TRUST!!!




Tracklist:
01.Matricidio
02.Cicatrici
03.Vermi
04.L'odio
05.Nel Bene Nel Male
06.Come Pensi Così Sarai
07.A-Narcogrind
08.Non Trovo Pace (sessossesione)
09.Terapia d'Urto
10.Reminescenza
11.Fellatiocrazia
12.La Quiete e La Tempesta
13.Salt Mine (Assuck cover)
14.TV (Tara Volontà)
15.Un Nuovo Taglio
16.Avvezzamento Ciclico
17.Storm of Stress (Terroriz cover)
18.Furia Procace
19.Riflessi d'Evidenza
20.Colto da Disperazione

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sabato 22 dicembre 2012

2012 - I Migliori Dischi Secondo Chainsaw Massacre


Il 2012 è ormai giunto al termine e - come su ogni blog e giornale musicale che si rispetti - giunge il momento di tirare le somme e di segnalarvi quelle che ritengo essere le migliori uscite discografiche in questi ultimi 365 giorni.
Sarà stata la "nevrosi Maya", i timori apocalittici, le visioni di devastazione futura...ma l'annata è stata una delle migliori: veramente un sacco di album di altissimo livello e grandissimo spessore!
Qui non ci saranno voti e/o classifiche, ma un pratico elenco in ordine alfabetico dove le bands saranno divise semplicemente e in maniera grossolana ("grossolana" perchè alcuni gruppi sono totalmente inclassificabili e non possono essere inquadrati all'interno di un unico tipo di musica...), ma funzionale, per generi.
Volete fare o farvi un regalo di fine anno? Avete trascorso l'ultimo anno rinchiusi in un magazzino buio e senza informazioni? Per misteriosi e incomprensibili motivi avete passato gli ultimi 12 mesi ad ascoltare musica pop e neomelodica e improvvisamente presi da rimorsi volete redimervi?
Questo è il meglio che mi sento di consigliarvi: è tutta roba che spacca di brutto!
Buon divertimento!

                                      Thrash Metal

Black Breath – “Sentenced To Life”
Destruction – “Spiritual Genocide”
Dew-Scented – “Icarus”
Kreator – “Phantom Antichrist”
Municipal Waste - “The Fatal Feast”
Overkill - “The Electric Age”
Testament – “Dark Roots Of Earth”
Undercroft – “Ruins Of Gomorrah”

                                
                                
                               Sludge & Post-Metal

 
16 – "Deep Cuts From Dark Clouds"
Black Shape Of Nexus – "Negative Black"
Bud Spencer – "People Are Curious But From The Inside"Gaza – "No Absolutes In Human Suffering"
Hail! Hornet – "Dispense The Curse"
Haarp – "Husks"
High On Fire – "De Vermis Mysteriis"
Lento – "Anxiety Despair Languish"
Lo! - "Look And Behold"
Loincloth – "Iron Balls Of Steel"
Like Rats – "Like Rats"
Primitive Weapons – "The Shadow Gallery"


                              Noise & Post-Hardcore

30,000 Monkies – "Womb Eater Wife Beater"
American Heritage – "Sedentary"
Big Fiction – "Prison Van"
Cafè Flesh – "Lions Will No Longer Be Kings"
Car Bomb - "w^w^^w^w"
Cartographer – "Hats, Capes, Dark Arts"
ChooChooShoeShoot!! – "Playland"
Converge – "All We Love We Leave Behind"
Dispo/Barberos – "You Vs Us, Us Vs You" (Split)
Divorce – "Divorce"
Egyptr – "Egyptr"
Elephant Rifle – "Party Child"
Gliputridissimi/Luther Blissett – "Split Cassette"
Ironhorse – "Dragged Down A Dead End Path"
Kouma – "Kouma"
Le Singe Blanc/Les Spritz – "Split"
Men Of Unitus – "Gland Of Hope And Glory"
Metz - "Metz"
Mombu – "Mombu"
Narrows – "Painted"
New Bleeders – "New Bleeders"
Partycat – "9 Lives"
Pigs – "You Ruin Everything"
The Catalyst - "Voyager"
The K. - "My Flesh Reveals Millions Of Souls"
Unsane – "Wreck"
Vélooo –"Même Pas Mal"


                                 Grindcore & Death Metal

Asphyx - "DeathHammer"
Buffalo Grillz – "Manzo Criminale"
Cannibal Corpse – "Torture"
Cattle Decapitation – "Monolith Of Inhumanity"
Cripple Bastards – "Senza Impronte" (Ep)
Fuck I'm Dead – "Another Gory Mess"
Gory Blister – "Earthsick"
Grave – "Endless Procession Of Soul"
Inferno Sci-Fi Grind 'n Roll – "The Fall And Rise And Fall Of"
Insect Warfare – "World Extermination"
Job For A Cowboy - "Demonocracy"
Murder Construct - "Results"
Napalm Death – "Utilitarian"
Napalm Death/Converge – "Split"
Natron – "Grindermeister"
Pig Destryer – "Book Burner"
Psychofagist – "Unique.Negligible.Forms" (Ep)
Psychofagist/Antigama – "9 Psalms Of An Antimusic To Come" (Split)
Sylosis - "Monolith"
Terrorizer – "Ordes Of Zombies"
The Wretched End – "Inroads"
Tsubo - "Con Cognizione Di Causa"
Whitechapel – "Whitechapel"
 


                           Groove, Djent & Math Metal

Gojira – "L'Enfant Sauvage"
Lamb Of God – "Resolution"
Meshuggah – "Koloss"
Rolo Tomassi – "Astrea"
Sublevels – "Eo Abyssvs Occvltvs"








Buon ascolto e passate delle feste piene di sangue, birre, motoseghe e film horror.
E speriamo che il 2013 ci riservi uscite discografiche che possano competere con quelle di quest'anno!

martedì 18 dicembre 2012

Le Singe Blanc/Les Spritz - 7'' Split (2012)


Tempo di Natale, tempo di regali: i francesi Le Singe Blanc e i siciliani Les Spritz se lo sono fatti da soli, concedendosi questo brevissimo split per celebrare anni di consolidata amicizia, stima, concerti e viaggi condivisi, passione viscerale per la musica, per l'underground e per il no-business di tale mercato musicale.
Si tratta di un 7'', una traccia per lato, una traccia per gruppo, per neanche 6 minuti di musica.
I Le Singe Blanc ci regalano una “Mic Mac” dove, come sempre, mettono in mostra il loro arsenale funky-noise-math, fatto di pazzia, allegria, vocine in falsetto, incroci e sperimentazioni ritmiche e armoniche fra i 2 bassi, tempi di batteria scomposti, spezzati, oscillanti fra il marziale e il danzereccio che ti costringono a ballare...grande e godibilissimo pezzo!
Il lato dei Les Spritz ci offre invece “Selcheval”: una traccia che già nel suono puzza di etica DIY, di punk-hardcore, di cantine, centri sociali e squat. Anche questo un classico pezzo alla Les Spritz, noise-a-bbestia, stop & go a dire basta, coretti in sottofondo a richiamare alla mente uno schizofrenico gioco di call & response: con una sezione ritmica come sempre affiatatissima, precisa, fantasiosa e suoni di chitarra affilati e taglienti come rasoiate ci conducono in questo breve excursus sonico in un viaggio delirante, fra luci e ombre, paesaggi impossibili seppur assolutamente futuribili. Fantastico!
L'unico neo di questo split è che dura veramente poco, ma potrebbe rappresentare anche un astuto vantaggio: così sarete costretti a sentirlo 10-12 volte di fila e i 2 pezzi vi entreranno in testa per non uscirne più!
Stampato in 300 copie, come sempre in una versione grafica colorata e accattivante, potete richiedere il vinile contattando direttamente i gruppi, oppure effettuare il download digitale dal bandcamp dei Le Singe Blanc, proponendo un'offerta economica di vostra scelta.
Che volete di più? E fatevelo 'sto regalo di Natale, dai!

Ascoltate e fate un'offerta per il download digitale dell'album qui:
http://lesingeblanc.bandcamp.com/album/split-le-singe-blanc-les-spritz

Oppure contattate le band per avere il vinile direttamente dai loro facebook

Le Singe Blanc: http://www.facebook.com/pages/Le-Singe-Blanc/236732886342294?sk=wall
Les Spritz: http://www.facebook.com/lesspritz?ref=ts&fref=ts


domenica 16 dicembre 2012

Buffalo Grillz - "Manzo Criminale" (2012)


Altro gruppo proveniente dalla nostra città eterna, i capitolini Buffalo Grillz sono una all-stars band i cui membri vengono da band di culto quali Orange Man Theory, Undertakers, Dr. Gore e Tsubo.Dopo “Grind Canyon” del 2010 i nostri tornano con questo “Manzo Criminale”, un disco folle, feroce, veloce, spietato, grandguignolesco, splatteroso e totalmente demente, fatto su misura per tutti gli amanti del grindcore puro e delirante di matrice psicopatica e dissennata!
Se vi piace fare mosh ridendo come i pazzi, se volete un disco iperviolento e devastante, che sia una carneficina, ma che al contempo vi faccia sganasciare dalle risate, questo è il prodotto che fa per voi!
Il genere è il classico grindcore, con qualche puntata nel death californiano, la produzione è perfetta e i suoni sono cristallini e marci come conviene che sia. Citazioni da svariati film e cartoni animati, atmosfere assurde e malate dei classici film gore-splatter degli anni '80 alla Raimi o Yuzna: una colonna sonora perfetta per una macelleria di carne umana, dove la pazzia trasuda ad ogni nota spruzzando sangue e spargendo ovunque pezzi di carne masticata grossolanamente e sputata selvaggiamente.
Un'autentica orgia di cannibali, un delirio di blast-beat, riff assassini, urla dissennate e animalesche. Furia omicida e colossali prese per il culo: basta dare uno sguardo ai titoli (Pig Floyd, Lapo El Grind, Forrest Grind, Linkin Pork, Dimmu Burger giusto per fare qualche esempio...) per capire quanto sia dissacrante, spietato e divertente questo lavoro.
Un disco piacevolissimo, spassoso e devastante come pochi: sicuramente fra i migliori lavori di questo 2012. Meravigliosi!


Tracklist:


01. Intro
02. Linkin Pork
03. Forrest Grind
04. Lapo Elgrind
05. Manzo Criminale
06. Gux&Gabbana
07. Bufalismo
08. Sacro e Scrofano
09. Dawson Crick
10. Impovvisation Intuition Casaccium
11. Dimmu Burger
12. Grind Sasso
13. Il Marchese del Grill
14. Vision Divan
15. Il delitto al Blue Grind
16. Sermoneta Chainsaw Massacre
17. Eau De Vergogn
18. Pig Floyd
19. The Truffer
20. La canzone del Sale
21. Outro 


 
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lunedì 26 novembre 2012

Natron - "Grindermeister" (2012)


I pugliesi Natron sono un pezzo di storia, un'autentica istituzione nel panorama del metal estremo italiano: fondati a Bari nel 1992, pubblicano questo album per celebrare i loro primi 20 anni di attività.
“Grindermeister” non è un nuovo album, ma non è neanche la solita inutile e sterile raccolta di greatest hits: si tratta infatti della ri-registrazione di alcuni dei pezzi dei primi 2 lavori da studio della band (l'Ep “Unpure” del '96 e l'album “Hung, Drawn & Quartered” del '97).
I motivi di una scelta simile sono abbastanza evidenti: all'epoca il gruppo era ancora inesperto e i nostri - come dichiarano candidamente nelle interviste - non erano tecnicamente abbastanza bravi per suonare l'intricata musica che scrivevano (soprattutto in sede live), inoltre le risorse economiche erano scarse e ancora più scadenti le attrezzature, i mezzi tecnici e le conoscenze di chi doveva registrare e produrre un tipo di musica che era ai più sconosciuta in Italia (non parliamo di registrazioni inascoltabili, ma, tutto sommato, di una qualità simile a quello che si produceva in America nei primi anni '80!).
Il disco è composto da 8 tracce (7 loro vecchi cavalli di battaglia più la cover di “Dead Shall Rise” dei Terrorizer) che volano via in 33 minuti di folle e iperbolica violenza: come sempre i Natron si muovono nella terra di mezzo che unisce parecchi generi estremi, oscillando fra l'irruenza del thrash, il death più oltranzista (passando dal death delle origini, allo sfacelo crudo e atroce del brutal, fino alle alle spirali evolutive del technical) e momenti di puro grindcore.
Ormai gruppo di caratura internazionale e dalle capacite tecniche strabilianti, i Natron fanno risorgere questi pezzi, infondendogli nuova linfa vitale (!!!) e trasformandoli in nuove e scintillanti creazioni, dotati di uno spessore compositivo che risultava quasi impercettibile ai tempi della loro prima pubblicazione.
Adesso è tutto perfetto: la sezione ritmica, con imprevedibili incastri e improvvisi cambi di tempo, si conferma fra le più rocciose, folli e dinamiche; la chitarra sempre puntuale e avvolgente ci mitraglia il cervello con una serie infinita e contorta di riff spietati ed assassini (ma sempre pieni di un micidiale groove) e assoli che ti riportano alla mente Slayer e Morbid Angel; la voce perennemente in folle e maniacale growl, sembra uscire dalle viscere di un orco-killer precipitato all'inferno.
Non c'è clemenza, non c'è un attimo di tregua: i Natron non fanno prigionieri, sono una macchina da guerra che non concede un attimo di respiro.
Pur trattandosi di una sorta di raccolta, si tratta di una delle prove migliori del gruppo (insieme a “Livid Corruption”, almeno per i miei gusti): i pezzi sono elaborati e intricati, mai banali e mai ripetitivi, violenti fino all'ossessione; la produzione, incredibilmente pulita e perfetta, rende i pezzi quasi irriconoscibili.
Il risultato è assolutamente efferato, mostruoso e devastante. Una prova di classe e di forza che non teme confronti con niente e nessuno. Un grande disco sia per i fan storici del gruppo che avranno occasione di riassaporare le prime composizioni della band in questa nuova veste, ma soprattutto, per chi ancora li ignora, che avrà così occasione di conoscere una fra le più longeve, fiere, estreme e oltranziste realtà musicali della nostra penisola. Semplicemente grandiosi e monumentali!



Tracklist:

1. Morgue Feast
2. Leechlord
3. Quarantine of Leprosy
4. Flesh of a Sick Virgin
5. The Stake Crawlers
6. Undead Awake
7. Elmer the Exhumer
8. Dead Shall Rise (Terrorizer cover)

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